Lo scrittore inglese David Campton, prolifico drammaturgo del filone del Teatro dell'Assurdo, e' morto a Londra all'eta' di 82 anni. Campton ha scritto per il teatro, la radio e la televisione nel corso di ben 35 anni, dando alla luce oltre 70 piece, quasi sempre nello stile del Teatro dell'Assurdo. Ha scritto anche racconti e romanzi, tra cui ''L'incidente'' e ''Il primogenito''. Campton ha trovato congeniale scrivere ''short plays'', che ha poi raccolto nei volumi ''L'eccentrico punto di vista'' (1957), ''Notti femminili'' (1967), ''Riso e paura'' (1969), ''Ancora sul palcoscenico'' (1969). Richiamandosi tra i primi in Gran Bretagna alla lezione di Eugenio Ionesco, gran maestro del Teatro dell'Assurdo, Campton ha realizzato testi in forma di parabola, ha messo in scena conversazioni tra coppie o triangoli amorosi con dialoghi stridenti.
Messa da parte la vena piu' decisamente ''assurda'', Campton negli anni '80 ha scritto ''Chi e' l'eroe, allora?'' (1981) e ''Carte, tazze e palla di cristallo'' (1986). La misura breve e' la piu' congeniale a David Campton, quella che gli ha permesso di offrire una vasta gamma di ben delineati caratteri umani. Lo stile e i contenuti negli anni Settanta lo hanno avvicinano al Teatro dell'assurdo di Harold Pinter, ma con una forte coscienza sociale e un esplicito interesse alla problematica politica.
Messa da parte la vena piu' decisamente ''assurda'', Campton negli anni '80 ha scritto ''Chi e' l'eroe, allora?'' (1981) e ''Carte, tazze e palla di cristallo'' (1986). La misura breve e' la piu' congeniale a David Campton, quella che gli ha permesso di offrire una vasta gamma di ben delineati caratteri umani. Lo stile e i contenuti negli anni Settanta lo hanno avvicinano al Teatro dell'assurdo di Harold Pinter, ma con una forte coscienza sociale e un esplicito interesse alla problematica politica.